OLIO: L'IRRIGAZIONE PUÒ FARE LA DIFFERENZA

  1. Introduzione

  2. Cos'è l'inolizione

  3. Il momento giusto per irrigare

  4. Le varietà da olio

irrigazione olive

1. Introduzione

L'olivo è una pianta sempreverde originaria dell'Asia Minore e della Siria, diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo, dove l'inverno è mite e l'estate calda. Resiste bene alla siccità, ma grazie ad un'irrigazione adeguata può fruttare una resa considerevole.

Le olive sono i frutti di questa pianta, considerati drupe, ovvero frutti carnosi con la presenza di un nocciolo legnoso. La parte del frutto dalla quale si ottiene l'olio è la polpa, che contiene i vacuoli lipidici.

Le olive mature sono composte dal 40-50% di acqua, mentre la parte grassa dalla quale si estrarrà l'olio è tra il 15 e il 36%, a seconda di diversi fattori, come varietà e maturazione.

2. Cos'è l'inolizione


Le particelle di olio all'interno delle drupe vengono costituite principalmente nel periodo che va da agosto a ottobre (il periodo può variare secondo clima e varietà).
In questo periodo, infatti, le olive subiscono il processo di inolizione, ovvero la composizione delle particelle di grassi all'interno della polpa.
Per questo è di fondamentale importanza curare l'oliveto in questo periodo senza far mancare mai l'acqua alle piante.

3. Il momento giusto per irrigare

Una buona irrigazione dell'oliveto può essere determinante per la resa in olio.
Erroneamente molti credono che queste piante non abbiano bisogno di irrigazione, tuttavia mantenendo un'irrigazione costante durante la primavera e l'estate ed aumentando la frequenza tra agosto ed ottobre, si riesce ad assicurare un'ottimale inolizione, quindi una resa in olio maggiore.
Eventuali piogge o irrigazioni tardive, sebbene possano ancora determinare una crescita dei frutti, non influiscono sull'aumento delle particelle di grasso, poiché l'inolizione si conclude tra settembre ed ottobre.
Ulteriori fattori che incidono sul raccolto possono essere l'allegagione, la potatura, il clima, la composizione del terreno, l'attacco dei parassiti e la cascola, ma diciamo che il fattore determinante per la resa è l'inolizione, oltre ovviamente alla cultivar ed al grado di maturazione.

4. Le varietà da olio

Le differenze per quanto riguarda la resa e l'inolizione possono dipendere anche dalla cultivar.
Infatti, si osservano notevoli differenze tra le varietà di olive scelte per l'oleificazione (più grasse) e quelle per la produzione di olive da mensa (più ricche d'acqua).
In particolare le varietà che presentano una maggiore concentrazione di lipidi e dalle quali si può estrarre una maggiore quantità di olio sono le seguenti: Frantoio, Leccino, Coratina, Ogliarola, Nocellara, Moraiolo.

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