canapa sativa

Recentemente la Camera ha approvato una proposta di legge che agevola lo sviluppo della filiera produttiva della canapa (cannabis sativa). Questa proposta prevede un incentivo di 1,5 milioni di euro per nuovi impianti di trasformazione e prevede un innalzamento della percentuale consentita di THC. Questo principio attivo, quello responsabile dell’azione psicotropa, può aumentare naturalmente a causa di un clima più caldo, quindi il limite consentito verrà portato dallo 0,2 % allo 0,6 %. Ricordiamo che è considerata marijuana, quindi canapa indiana (cannabis indica), solo quella con un livello di THC superiore all’1 %, tuttavia è quasi impossibile distinguere le due piante senza un’analisi. La canapa è un’importantissima risorsa per l’agricoltura, vista la sua eccezionale resistenza e facilità di coltivazione; per il settore tessile, viste le proprietà e la versatilità di questa fibra, e per l’alimentazione. I semi di canapa, infatti, contengono grandi quantità di proteine, grassi omega3 e omega6, lecitina, grandi quantità di vitamine e sali minerali. Possiedono, inoltre proprietà antinfiammatorie, rinforzano il sistema nervoso e sono utili contro diversi disturbi respiratori, cardiovascolari e della pelle. È auspicabile che questa proposta di legge sproni il settore agricolo favorendo la coltivazione, a lungo osteggiata, di questa pianta dalle mille risorse.

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