olio

In origine l'olio di oliva ricopriva un ruolo quasi marginale nella cucina. Greci e Romani, infatti, non riuscivano ad ottenere un olio abbastanza raffinato, tanto che questo irrancidiva in breve tempo, per questo preferivano di gran lunga conservare e consumare le olive sotto forma di diverse preparazioni. Principalmente l'olio era utilizzato per l'igiene e la cura del corpo: per massaggi, per curare ferite, ustioni, lacerazioni della pelle, per produrre il sapone, ecc.
L'unzione del corpo era ampiamente praticata dagli atleti, per sfuggire alla presa dell'avversario e per finalità idratanti e dai soldati per proteggersi dal freddo.


Di fondamentale importanza era il suo utilizzo nei rituali religiosi e nella preparazione delle salme, oltre che come importante rimedio medico in caso di avvelenamento, disturbi digestivi, infezioni e per l'illuminazione.
Dal punto di vista dell'alimentazione invece l'olio di oliva nell'antichità, era tutt'altro che un cibo quotidiano ma una prelibatezza solo per le tavole dei signori più ricchi. Solo i nobili potevano permettersi l'illuminazione a olio. Agli atleti vittoriosi alle Olimpiadi non veniva solo posta la corona d'olivo ma vincevano anche una fornitura abbondante di olio d'oliva.

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