Mosca_olearia

La mosca olearia (Bactrocera oleae) è considerata il nemico più grave del raccolto olivicolo. Presente in tutta Italia, nel bacino del Mediterraneo, in Sudafrica e California, è in grado di provocare ingenti danni all'industria olearia. Le larve scavano gallerie nella polpa dell'olivo provocando marciumi e gli adulti veicolano la cosiddetta Rogna dell'olivo (Pseudomonas savastanoi). Nell'eventualità che, nonostante l'attacco della mosca, si riuscisse a salvare una parte del raccolto, si ricaverebbe un olio di scarsissima qualità, con livelli di acidità molto elevati e aromaticità compromessa a causa dei sentori di muffa e marciume.
Il sistema più efficace per trattare questo problema è quello chimico, con l'utilizzo di fitofarmaci specifici, tuttavia si può operare una prevenzione con apposite trappole disposte nell'oliveto che, a seconda della quantità possono segnalare l'arrivo di questi insetti fino addirittura a decimarli.
Le esche più frequentemente utilizzate sono quelle a base di feromoni oppure quelle alimentari.

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