drone

Nelle zone particolarmente aride del nostro pianeta la pioggia può rappresentare una risorsa molto importante. Per questo, a partire negli anni '50 gli Stati Uniti hanno inventato un sistema di stimolazione della pioggia attraverso la semina di particelle di ioduro d'argento nelle nuvole. In seguito il sistema di stimolazione della pioggia a base di ioduro d'argento è stato ripreso e perfezionato da Isralele per incrementare la produzione agricola ed è arrivato in Italia all'inizio degli anni 80. Mentre in Israele, però, continua regolarmente a funzionare con successo, da noi gli esperimenti, iniziati nel 1983, sono stati bloccati nel 1996.
Si tratta del sistema più rapido, più sicuro e meno costoso per accrescere le precipitazioni e, sebbene nel nostro paese abbia subito un arresto negli anni '90, gli italiani sono ad oggi tra i migliori al mondo a mettere in pratica questo sistema, operando soprattutto nei paesi arabi.
Inoltre, la pioggia artificiale, grazie ai suoi evidenti vantaggi, sta riscoprendo nuova vita anche con l'avvento dei droni, che ne rendono ancora più semplice ed economica la messa in pratica.

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