vendemmia egizi

La vendemmia ha origini antichissime: anche se si stima l'origine del vino addirittura al Neolitico, le prime testimonianze vere e proprie di viticoltura e vendemmia sono ascrivibili a Sumeri ed Egizi.
Ampiamente diffusa tra Greci e Romani, la cultura del vino si legò ben presto ai culti religiosi, a rituali propiziatori e a cerimoniali ben precisi. La consumazione del vino era strettamente legata anche alle classi sociali: nell'antica Roma i vini di scarsa qualità erano riservati ai più poveri, mentre le classi patrizie consumavano vini di qualità migliori, magari invecchiati e preferivano vitigni particolari. Fino all'epoca Repubblicana il consumo di vino era riservato agli uomini che avessero compiuto 30 anni di età, fu Giulio Cesare ad abolire il divieto alle donne.
A Roma si usava fare brindisi bevendo alla salute di una persona assente oppure di qualcuno dei presenti al banchetto, che doveva svuotare il bicchiere esclamando: “Bene tibi, vivas!”.
Si poteva anche brindare alla donna amata svuotando tanti bicchieri quante erano le lettere che componevano il suo nome.

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